giovedì 20 dicembre 2012

Per te...

Questa poesia, che io scrissi a Cuba nel lontano 1999 all'Habana, non ha un motivo specifico, lo letta molte volte senza ricordarmi del perché lo avessi fatto, non mi ricordo se era per un amore svanito o per una mia semplice ispirazione...Comunque la pubblico lo stesso sperando che qualcuno possa leggerla e giudicarla...


Non so
Non so dà che parte sto
Non distinguo la destra dalla sinistra
Quel che è giusto da ciò che è sbagliato 
Mi dicono stupido
Mi dicono pazzo
Ma se sono scemo per te
oh!!! già è qualcosa.
Non riesco a smettere di pensarti
Questa è l'ultima possibilità
Non riesco a smettere
Non so come dire
Quel che va detto
Non so se è bianco o nero
Altri ancora la vedono rossa
Non mi danno risposte chiare
Lo lasci a te
Che questo che sto provando sia fuori moda
O forse fuori del tempo
Sono queste parole a distrarti
Da quel che vorresti sentir dire 
Io provo a sputare il rospo
Provo a spiegare
Come mi sento.
Questo non è amore?

Riflessioni sulla vita



Quando per tanti anni della tua vita hai sempre vissuto nelle certezza, quelle certezze che i tuoi genitori ti hanno sempre garantito con loro esempio e i loro amore, tutto ad un tratto ti accorgi che nella vita di un uomo ci sono più incertezze, in quel momento ti senti tradito.
Non credo che i miei genitori mi volessero far del male, credo però che bisognerebbe dedicarsi di più alle queste ultime in modo che quei momenti non accadano mai.
E' molto difficile sopportare un situazione negativa quando pensi che tutto sia bello, al contrario, lo accetti, almeno con un pò di sorriso e pensi :
Hooo!!! capita ogni tanto qualcosa di buono in questa vita di merda...
Essere solo consapevole di esserlo è qualcosa che un uomo non può sopportare tanto facilmente.
Vivere questa consapevolezza nel modo migliore per non soffrire è viverla da spettatore.
E' come vedere te stesso come in uno specchio dove si riflette la tua immagine in modo tale che quando viene a sparire, su di te sparisca tutto e nella tua mente non ti rimanga niente, nemmeno il ricordo.
Soli non senza gli altri, soli con la propria mente questa è la cosa più brutta, sapere di essere soli dentro questa è la cosa peggiore.
Puoi essere solo tra la folla puoi essere solo senza folla ma essere solo con te stesso questo è il dramma.
Non pensare facendo parte dei tuoi pensieri, fa sì che tu sia spettatore non farti coinvolgere.
Quello che mi da fastidio è non poter dire le cose che penso è in cui credo in maniera tale da riuscire a farle capire agli altri.
Più delle volte quello che si pensa diventa difficile tradurle in parole, più dellle volte ci si limita a brevi frasi, quasi insignificanti o inaccessibili.
quando leggi un libro e ti soffermi su alcuni brani  ti accorgi di qualcosa che si riferisce ad alcuni tuoi pensieri e ti dici :
Guarda è scritto cosi bene, magari potessi farlo anche io...