mercoledì 6 aprile 2016

Perdonare?


Io ci sono riuscito, ho aspettato un pò, certo, ma ci sono riuscito, adesso spetta a voi farlo...
...Quante volte dopo aver subito un’offesa, un torto, un’aggressione, superata la fase della rabbia ci siamo chiesti se sia giusto perdonare ?
Rispondere a questa domanda non è facile. C’è qualcuno che è contrario al perdono perché riteneva che fosse una caratteristica dei deboli perché incapaci di affermare i propri diritti o incapaci di ribellarsi e di vendicarsi.
Altri lo considerano possibile solo nel caso di una sottomissione al più forte o nel caso di un puro narcisismo al sentirsi superiore agli altri perdonando.
La capacita di perdonare, naturalmente, è anche legata all’entità dell’offesa o torto subito e all’importanza che riveste per l’offeso la persona che la ha inflitta.
Di cero il perdono richiede tempo e può avvenire solo dopo che vi sia stato un percorso mentale su l’offesa ricevuta, che permetta di placare la rabbia, il desiderio di vendetta o di punizione di chi ha inflitto il tutto.
Dimenticare non significa perdonare ma è il solo modo per rendere il tutto meno doloroso.
Nello stesso modo perdonare non significa riconciliarsi ma semplicemente non intendiamo più avere nessuna relazione in futuro con la persona che ci ha offeso.
Sono del parere che se non vogliamo dimenticare una persona l’unico modo che abbiamo è odiarla, in più rende più vivo chi ci ha offeso. Tutto questo crea dipendenza. L’altra faccia del perdono è l’odio e l’odio crea dipendenza affettiva.
Per perdonare bisogna anche guardare la realtà dal punto di vista di chi ci ha offeso, comprendendo quelle che possono essere state le motivazioni delle quali possa essere stato, a sua volta, vittima chi ha offeso. Bisogna anche riconoscere eventuali errori che possano aver contribuito alla genesi del torto. Questo insieme di cose potrebbero agevolare la concessione del perdono.
Perdonare, quindi, come gesto di amore per se stessi, perdonare anche se stessi  di aver permesso all’altro di farci del male.Non dimentichiamo che gli altri ci trattano come noi li permettiamo di trattarci. In questo senso il perdono può rappresentare un’occasione di crescita personale perché quello che è accaduto non accada più.
21 giugno 2015
Cio che accade non accade mai per caso, ha sempre un senso, spetta a noi coglierlo per proseguire nel modo migliore la nostra vita e condividerla con le persone che amiamo...
 




Disse John Fitzgerald Kennedy :
Perdona i tuoi nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi”.

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