lunedì 5 dicembre 2011

Dedicato a mia madre





A mia madre nel giorno del suo 93anni di vita…

Noi figli incominciamo a capire l’importanza di essere genitori quando anche noi lo diventiamo.
Il ricordo di te mamma è fatto di tanti piccoli momenti che ci hanno riempito la vita.
Noi non ci ricordiamo tutto, perche la nostra memoria a volte ci abbandona, ma ciò che conta, in questo momento, ed essere accanto a te e godere intensamente della serenità e calore che tu ci dai.
Purtroppo nel corso della nostra vita siamo stati costretti ad affrontare momenti di tristezza profonda come la morte prematura del nostro caro Antonio  e se ciò non bastasse la perdita di papà che io adoravo profondamente è di sicuro lui è stato il mio grande ispiratore colui che mi ha dato una grande forza interiore.
Ci sono altre cose che tu mi hai insegnato, alle quali io non davo quella importanza che si doveva, oggi quelle cose le metto in pratica quotidianamente.
Pensa, che oggi, coloro che mi conoscono bene, mi dicono che sono esagerato in alcuni dei miei comportamento ma io gli rispondo che tutto ciò è dipeso da quell'educazione che tu mamma e tu papà mi avete dato.
Spero che tutto ciò possa servire a coloro che dipendono da me come Giulia, Yenniffer, Morgan e Angelica.
Mi rattrista non poter più condividere questa gioia con papà, e per certi versi anche con te mamma, non perché tu non lo voglia, ma per quelle condizioni comuni a tanti anziani, come perdere la memoria o quella, forse la peggiore, di non riconoscere più le persone che ti sono difronte.
Ti posso dire, che comunque sia, io ti vedo oggi come non mai, serena e dolcissima, libera da tutti quei problemi quotidiani che prima ti assillavano, oggi ti vedo libera di alzarti quando vuoi, di mangiare senza preoccuparti della spesa di non fare sempre i conti alla vita.
Eri così dura con te stessa perché consapevole che la vita non ti regalava niente e che non era così facile come noi la vedevamo.
Alla famiglia dovevi dedicarti a tempo pieno e dovevi darci qui insegnamenti che ci sarebbero serviti da grande, risparmiavi su tutto pur di darci una vita serena e senza farci mancare niente.
Mi ricordo, anche quando Paolo stava male e gli compravi le medicine ancora sperimentali all'epoca riducendo in maniera giusta a noi tutti per sostenere paolo nella sua malattia riuscendo dopo tanto sacrificio a salvarlo e riportandolo in salute.
E' certo che a tutto questo anche il papà aveva contribuito a far si che tutto filasse per il meglio, anche la sua presenza ci ha di sicuro rafforzato molto.
Adesso io sono come te è sono felice di esserlo cosi come sono felice rassomigliare a quella testa dura di papà.









Oggi siamo con te, non tutti coloro che ti vogliono bene, ma cio non signifina nulla perché sono con te dentro il tuo cuore come tu lo sei nei loro.
Sono moltissimi anni che non festeggiavamo un compleanno insieme per questo sono stato felice di esserci con la yenniffer che desiderava venire e di questo gli sono grato.
Voglio chiederti scusa mamma per quelle volte che ti ho fatto del male per quelle volte che ti ho mancato di rispetto e di quando ho dubitato del tuo amore per me ho esagerato ma non perche non ti ami e perche anche io ho sofferto molto e ho tanta rabbia dentro e non riesco a trattenermi.
C'é  stato un momento che addirittura ho pensato che tu non mi amassi, che tu eri li perche eri obbligata da un certo tipo di cultura che imponeva la presenza anche quando tu non lo volevi, invece mi sbagliavo.
Non ti ho mai accarezzato i capelli e così come non ti ho mai baciato come oggi con quella dolcezza infinita che solo un figlio può fare e anche perché ti vedo cosi come ti avrei voluta vedere sempre.

Finalmente ho capito ed e per questo che ti auguro un felice compleanno mamma e un augurio grande anche a papa che mi guida da lassù, Vi adoro entrambi e spero che lo stesso amore che io provo per voi sia pari a quello che i miei figli avranno per me.
Arrivederci al prossimo compleanno mamma.
30/Novembre/2011

lunedì 28 novembre 2011

“Un popolo di pederasti”

   
 
I gay ? “Un popolo di pederasti”.
“Non si parla d’altro che di gay sdoganati e indemoniati. Non mi piace questa razza qui. Lasciamoli sfilare una volta l’anno tutti in coda, a Roma purtroppo. Preferisco la Minetti che è una bella ragazza.”
“A me piacciono le donne. Noi fascisti esaltiamo la mascolinità, la fierezza dell’uomo. All’epoca non c’era molta omosessualità”. Di un figlio gay, poi, neanche a parlarne: “Mi vergognerei terribilmente. Mi vanto che mio figlio ha fatto il servizio militare nei paracadutisti. Comunque cercherei di fargli capire che ci sono valori più importanti".
Così Giuseppe Ciarrapico, deputato del Pdl ha dichiarato alla Zanzara trasmissione di Radio 24, aggiungendo di preferire a loro Nicole Minetti.”.
Ciarrapico utilizza il termine ‘razza’ per definire gli omosessuali riportandoci indietro ad un tempo oscuro in cui omosessuali, ebrei, zingari e disabili venivano rinchiusi nei campi di concentramento nazisti
Ci sono studi, i quali confermano la teoria che l’omofobia non è altro che un gay represso e cioè un rigetto verso l’omosessualità, repressa ad arte da chi ha paura di ritrovarsi ad avere atteggiamenti o forme di pensiero che potrebbero far vacillare la propria sessualità, ed è per questo fanno di tutto per reprimerla ed ad allontanarne sia fisicamente che mentalmente.
Insomma, i principali oppositori dell’omosessualità non sarebbero altro che omosessuali mancati, che limitano le proprie tendenze per paura di guardarsi allo specchio.
Uno studio ha chiesto agli eterosessuali come si rapportassero in termini di disagio ed ansia con gli uomini gay. In base a questi punteggi, gli uomini sono stati divisi in omofobici e non-omofobici. Agli uomini sono stati mostrati video da tre-quattro minuti: uno di essi con sesso etero, un altro con sesso lesbico e un terzo con sesso gay. Mentre questo accadeva, un dispositivo era attaccato al pene dei partecipanti. Questo dispositivo misurava l’eccitazione sessuale degli uomini.
Il risultato? Agli uomini classificati come “omofobici” il pene si ingrossava anche alla vista del video di sesso omosex. A dimostrazione che tante chiacchere si infrangono davanti alla naturalità del comportamento umano.
Freud : dichiarò…
“Gli eterosessuali con le più spiccate caratteristiche anti-gay, a domanda, rispondevano di non essere eccitati da video sessuali maschili. Ma i loro peni raccontavano una diversa verità. Gli uomini omofobici erano i più eccitati sessualmente da atti omosessuali maschili”.
D’altronde, e PT lo ricorda, è stato per primo lo stesso Sigmund Freud a teorizzare che le nostre paure altro non sono che desideri nascosti e repressi per paura, appunto, di realizzarlo. Applicato alla psicologia sessuale, i dati mostrano un quadro abbastanza ben definito.
Il video che rende omaggio a coloro che hanno lottato per riaffermare la propria libertà di essere umano dando un insegnamento di dignità.
Che cos'è l'omofobia? In che modo si è espressa nella storia? Perché ancora oggi le religioni e alcuni gruppi sociali non accettano la "diversità" sessuale?
Un pregiudizio crudele di cui hanno fatto le spese, tra gli altri, il genio creativo di Oscar Wilde - condannato a due anni di lavori forzati dall'Inghilterra vittoriana per la sua relazione con il giovane Alfred Douglas - e quello matematico di Alan Turing - inventore del computer e decrittatore del Codice Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale, sottoposto a castrazione chimica nell'Inghilterra del dopoguerra e costretto al suicidio - oltre a migliaia di anonimi perseguitati, torturati, uccisi a causa del loro orientamento sessuale.
La conclusione di tutto ciò è che la diversità a volte fa paura, ci sono molti uomini che fanno della paura uno stile di vita e cercano di coltivarla con altri in ambienti dove questa pratica è più comune per esempio in alcuni partiti politici ,oppure, nella peggiore delle ipotesi, in ambienti religiosi.
Tratto da alcuni articoli con alcune mie considerazioni.




domenica 27 novembre 2011

Solo in una stanza





Habana 1999.

Ti guardi intorno
Le cose che ti circondano
Cose nuove
Cose vecchie
Cose che ti fanno pensare
Ti fanno pensare a quello che ti aspetta
Ti fanno pensare a quello che fu
Un libro
Un quadro
Una foto
Ho cercato di conservare alcune cose del passato
Ho voluto prendere cose nuove per il futuro
Stringo i pugni
Penso di avere paura di aprirle
Guardo dentro di me attraverso i miei occhi
Solo in una stanza
Coraggio la tua vita è nelle tue mani
Aprile
Guardo i pugni chiusi
Ne apro uno
Niente
Il Passato
Apro l'altro
Una chiave
Forse il mio futuro
Per ora non so quale porta aprirà
Ma sono sicuro che del mio futuro sarò io a deciderlo
Riuscirò ad aprire quella porta
Ne sono sicuro
Non dimenticherò il passato
Perché farà parte del mio futuro

Ti Amo (Giulia)




Habana 1999
Per quanto mi possa sforzare
Per quanto io possa cercare
Per quanto io possa essere
Non sarà mai possibile farti capire
Quanto io ti ami
Giorno dopo giorno
Ti amerò come un padre ama la propria figlia
Il tuo papà.

Dedicata a Giulia in un momento di nostalgia a Cuba.

lunedì 21 novembre 2011

Non lasciamo mai che il passato sia passato


                           

                             
Non lasciamo che il Passato sia Passato

Se un giorno mi svegliassi senza più ricordi, come se fossi nato in quel preciso momento e che il passato ti sia sconosciuto, come svanito nel nulla, mi guardo intorno nel tentativo di riconoscere qualcosa che mi desse qualche indizio per ricordare, mi metto difronte allo specchio per osservare il mio viso e scoprire come sono fatto, il colore dei capelli, degli occhi se sono neri o marroni se sono vecchio o giovane per poi, dopo, girarmi intorno per ritrovarmi, chissà,  magari in alcune foto poste sulla parete o su quei mobili sistemati intorno a me che potrebbero essermi familiari, i colori delle pareti, respirare i profumi che mi aiutano a ricordare momenti del mio passato, quei profumi che si trovano negli armadi, o nei cassetti, di quei fiori sul comò che potrebbero significare qualcosa.
 Dopodiché, avvicinarmi alla finestra, anche questo mi potrebbe aiutare, guardando fuori  attraverso il vetro appannato, passare la mano per liberarla da quella condensa che mi impedisce di vedere.
Quale sofferenza più grande un uomo potrebbe sopportare se non quella di perdere la propria identità. 
Per questo motivo ho terrore di perdere il mio passato, non solo con la mente, fossero solo delle semplici foto, video in bianco e nero, di quelle lacerate dal tempo, piegate con dei solchi che  tagliano in più parti l'immagine, ma che mantengono pure e intensi i ricordi, quelli della mia infanzia, della mia famiglia o dei miei vecchi amici, le lettere scritte ai miei genitori, alle mie figlie o con quelle poesie scritte  per dirgli quanto ami loro.
Quando vedo quelle scene drammatiche che a volte si susseguono nei telegiornali o come in alcune scene di quei film dove  disastri, distruzioni e incendi sgretolano intere case, il mio pensiero va proprio a quello che andrebbe perso in tutto questo...Come scrissi tempo fa : raccogli le cose belle del passato per portarle nel tuo futuro per essere sempre in buona compagnia.

martedì 16 agosto 2011

Attimo fuggente…





Guardando questo trailer e ripensando a quante volte ho visto questo film anche "il club degli imperatori" mi viene sempre un brivido di gioia immensa, che mi attraversa tutto il corpo come una scossa elettrica, ma nello stesso momento una rabbia alla quale non riesco a trovare un modo per attenuarla.
Il motivo di tanta rabbia è nel mio passato, dove il valore della cultura, con la C maiuscola, era in sostanza pari a zero e che non mi sarebbe servita a niente, pensate non avevo letto nemmeno un libro.
Grande errore!
Ho preferito lasciare la scuola per iniziare a lavorare, guadagnare quei soldi e poi spenderli per comprare cose che in quel momento ritenevo indispensabili.
E’ stato un altro grande errore!
Mi ricordo che il mio primo stipendio, se cosi si può chiamare, l’ho voluto spendere andando al centro della città, in un locale alla moda, dove si riuniva la Taranto bene, "La Sem" (Vedi Foto), 


           


il mio sogno proibito era quello di comprare una coca cola, ero emozionato, il grande piacere non era quello di bere quella bibita ma era il poter pagare con i miei soldi guadagnati a scapito della cultura.
Altro grande errore!                                                    
Ci si accorge sempre in ritardo della importanza delle cose, purtroppo, sempre quando ormai il tempo o l’età non ci consentono più riparare a quell’errore.
Questo errore non voglio trasferirlo a miei figli, per quanto mi sarà possibile, gli dirò che la cultura, la poesia, l’arte, la musica, la conoscenza li renderà totalmente liberi , mantenendo su di sé sempre la propria sovranità, e gli altri faranno più fatica a imbrogliarli , confonderli, manipolare a loro piacimento per renderli totalmente dipendente da quei truffatori della vita.
Sono consapevole che il passato non può tornare indietro, però, sono consapevole, anche, che il futuro sarà contraddistinto da un nuovo “Io” che lo renderà migliore, più vicino a quello che sono veramente.
C’è stato, tanto tempo fa, quando ero innamorato di una ragazza di Trieste, il bisogno di scrivere poesie, in camerata, sul letto a castello, attorno a me cerano altri commilitoni, chi riposava, chi ascoltava musica, chi parlava raccontando avventure con ragazze conosciute in libera uscita, io, invece, nella tristezza del momento ero lì a scrivere per lei.
Pur consapevole che lei mi era vicina solo come buona amica, io, illuso, speravo che con le mie poesie di riuscire a convincerla ad amarmi.
Purtroppo nonostante io considerassi bellissime le mie poesie, dettate dal cuore, accompagnate da lacrime vere, grandi lacrime che mi scendevano giù dalle guance giù giù fino a cadere per terra.
Quell’esperienza non fu l’unica ne seguirono altre in tempi diversi e successivi a quella storia quando mi accorsi che riuscivo a esprimermi meglio quando provavo forti emozioni, sì il momento propizio era il dolore, la sofferenza e l’illusione che con le mie parole potessi cambiare gli eventi e soprattutto i sentimenti delle persone.
Un altro modo per trovare ispirazione era quando, dietro un bicchiere di troppo, riuscivo a eliminare quei blocchi che m’impedivano di esprimere al meglio i miei sentimenti, il muro che io ponevo davanti come una protezione, ora non esisteva più, caduto, frantumato da uno o più bicchieri di vino o meglio con dei buoni  Cubalibre,  da quel momento potevo esprimere liberamente i miei sentimenti.
La lontananza era un’altra forma d’ispirazione, sì, la lontananza era la famiglia, l'amore di una donna, di un figlio, anche del proprio cane “Duillio” a quale gli ho dedicato uno spazio nel mio cuore, rendendogli omaggio con un trailer con dedica, una poesia dedicata a lui come il mio amico sincero.           
So che dentro di me ci sono delle forti emozioni, talmente forti, da soffrire da morire, e non poterle trasferire su un foglio,  mi da un senso di frustrazione enorme.
Diversamente, altri uomini hanno scelto di dare alla propria vita un senso opposto, ponendo al primo posto la cultura lo studio.
La differenza, a volte, che l’uomo che sa, usa questo dono in modo sbagliato, usandolo contro gli altri.
Questo è sbagliato perché la cultura dovrebbe fare degli uomini più saggi più disponibili al confronto.
Non sapete quale emozione fortissima ho quando ascolto o leggo poesie, saggi, racconti, quando ascolto musica , un vedo un buon film quell’emozione che penetra dentro con una forza estrema, mi attraversa tutto il corpo arriva al cuore perforandomi l’anima, non sapete voi che avete questo dono cosa potreste fare per quelle persone che vivono di queste emozioni.
La poesia e grande, il pensiero e grande e le parole a volte cambiano la vita alle persone a tante tantissime di esse, non sapete quante persone aspettano di leggere le poesie per provare questa scarica di adrenalina.
Usate le parole per il bene di tutti noi, non disperdetele inutilmente, perché sarà stato tutto inutile studiare, leggere, appassionarsi alla poesia, mettere la passione nelle cose che fai, la dolcezza delle parole, essere romantico….
L’essere umano ha bisogno di uomini che gli trasmettono tutto questo, valori, ideali, bontà, sacrificio, tolleranza e generosità, le parole cambiano il percorso della storia, nel bene e nel male, solo che le parole che rappresentano la bellezza dell’essere umano, rendono l’essere umano migliore.

domenica 14 agosto 2011

Dio è il nome che viene dato all'Uomo





Tutto quello che segue, si riferisce a una normale discussione fatta tra amici davanti ad un bel piatto di pesce accompagnato da un buon bicchiere di un vino bianco, cioè il perché Dio non si vede...
Perché Dio non si fa vedere?
Perché non ci aiuta a eliminare la fame, le malattie, le guerre, e tutto il male che dilaga in questo mondo?
Noi tutti ci chiediamo il perché, ma purtroppo a tutte queste domande non abbiamo avuto nessuna risposta della sua esistenza, il suo silenzio ci fa credere che abbia parlato tramite altre persone spacciandosi per la voce di Dio, senza essere sicuri che quello che ci dicevano queste persone fossero veramente la voce di Dio o la propria.
Ci sono immagini di Dio che lo descrivono senza avere nessuna prova della sua vera immagine, Dio si ritiene che non abbia ne spazio né tempo al di la del conosciuto dell’uomo.
Si tenta di descriverlo e rappresentarlo come la proiezione mentale di desiderarlo in funzione della nostra realtà.
Nessuno nella storia dell’‘umanità sia stato capace di dare di una risposta definitiva sull’esistenza di Dio poiché tutto quello che si è scritto o raccontato su Dio  non è prova definitiva sulla sua esistenza perché se ci fosse la prova non saremmo qui a discutere ancora sulla sua esistenza.
Quando nacque l’uomo tutto gli sembrò tutto ostile perché non capiva il suo funzionamento, oggi sappiamo certo più di allora sappiamo molto su alcuni fenomeni della natura come le malattie il temporale il terremoto il fuoco il sole i pianeti ecc questo perché l’intelligenza è la conoscenza non è assoluta per questo richiede del tempo  ed è per questo che i primi uomini percepivano il mondo ostile.
Dio quindi nasce dalla mente dell’uomo come interrogativo di dare risposte a quello che l’uomo non capiva e cominciò a interpretare la natura animandola con le proprie sensazioni, dando inizio a pratiche di magia nel tentativo di capire la realtà proiettando nella realtà le proprie paure e fantasia.
I primi spiriti non potevano che essere la terra, il sole e le stelle erano considerati come esseri viventi.
Oggi l’uomo tende lo stesso a proiettare  la nostra realtà su tutto quello che non si conosce e Dio è il mistero assoluto, anche se non si sia mai presentato agli uomini.
Tutto questo mi fa pensare a una sola cosa e cioè che Dio non è altro che il Dio che è dentro di noi, quindi il vero nome di Dio è UOMO.

lunedì 25 luglio 2011

La proprietà della moneta.


La proprietà della moneta.
 
 
La Banca Centrale emette il denaro.
Di chi è il denaro che emette la Banca Centrale?
A chi appartiene il denaro emesso, il suo valore nel momento in cui viene emesso dalla Banca centrale?
Alla Banca Centrale stessa, che quindi ha diritto di farsela pagare dallo Stato?
O allo Stato, al Popolo, che quindi non dovrebbe pagare interessi alla Banca Centrale quando ha bisogno di denaro?
Tutto questo è fondamentale, perché dalla risposta che essa riceve dipende essenzialmente l’indebitamento dello Stato.
Se la proprietà del denaro e del Popolo e per esso dallo Stato, allora il Popolo, lo Stato non lo devono pagare.
Per questa ragione, oltre che in base al principio costituzionale della sovranità popolare, al momento in cui viene emesso, il denaro, il suo valore, dovrebbero logicamente essere ed essere trattato come proprietà del Popolo e, per esso, dello Stato.

Il Potere degli uomini




L'essenza del potere non è la proprietà, il dominio delle cose, ma il dominio dei comportamenti delle persone e il denaro, il debito, il credito, la prospettiva di un profitto o di una perdita, sono le leve più efficaci per dominare il comportamento individuale e collettivo delle persone.
Non ci sono uomini potenti, ci sono solo uomini delegati al potere dal Popolo Sovrano.
Il Patto è che questo Potere deve essere usato esclusivamente per il bene comune e non per i propri interessi, il Popolo deve essere grande osservatore e critico a tutto quello che accade e alzare la voce quando questo Potere Delegato viene usato contro di sé.
Giovanni falcone disse : "La verità va gridata con forza e anche senza più diplomazia".

giovedì 7 luglio 2011

Il Mio Cuore Gigante...

Il mio Cuore Gigante
Mettendo in ordine i miei cassetti, mi sono trovato per le mani un disegno di Yenniffer con due cuori, uno piccolo con su scritto papà e l'altro più grande con scritto ti voglio bene bellissimo,  sotto " Tu sei il mio cuore gigante ti voglio bene fino a tutta la terra guarda lì nel cuore gigante".
Devo dirti che ho pianto, no perché qualcuno pensa che io sia bellissimo ma perché so che ho fatto bene a fare quello che ho fatto per lei, insieme a te sono sicuro che faremo tutto il possibile perché la Yenniffer non si senta mai sola.
La cosa che mi fa impazzire di te non è solo il fatto che tu mia ama, ma per il semplice fatto che tu hai adottato con il cuore la Yenniffer, come se fosse tua.
Grazie con tutto il bene fino a tutta la terra guarda dentro il mio


Vi ADORO il vostro per sempre Cicci. stop
Sms spedito a lumi che si trovava a Cuba.

domenica 3 luglio 2011

Rabbia


Rabbia, impotenza, frustrazione, dolore sì ! 
Non c'è nessun Dio che farebbe soffrire un bambino.
Non c'è nessun Dio che conceda il permesso per così tanta crudeltà.
alle persone! 
non prendetela con un Dio così 
prendetela con gli uomini.
Noi dobbiamo ricordare tutto questo, perché un domani tutto questo sia solo un ricordo lontano,
un cattivo ricordo che non ci farà indietreggiare sulle cose che noi due crediamo fortemente,
tutto questo lo dobbiamo preservare per i nostri figli e i figli degli altri
perché tutto questo non accada a nessun altro bambino.
Ricordiamo sempre le cose belle perché sono quelle che ci permettono di seguitare a vivere.
La mia generosità non ha trucchi.
Io non do agli altri per essere ringraziato o trarre vantaggio
ma per l'autentico piacere nell'aiutare o amare gli altri.
Quando hai possibilità di parlare con Yenni digli sempre che noi l'adoriamo.
Sempre dritti per la nostra strada
nessuno ci può fermare.
Te Adoro tuo Cicci.
31 Maggio 2007
Sms a Cuba in un momento difficile per quanto riguarda la situazione legata alla causa tribunale di Yenni

Il Pupazzetto Felice


Questo pupazzetto felice che tu vedi, quello sono io, sì felice di averti come figlia, orgoglioso di essere tuo padre, sono felice anche quando le cose non vanno per il verso giusto, devi capire Amore Mio che tutto ciò ci fa più forti degli altri, perché noi ci adoriamo è nessuno può fermarci. Segui così, forte, determinata a vincere sempre, non farti schiacciare da nessuno, segui la tua strada e scegli quello che tu desideri per te e non quello che gli altri ti dicono di fare, si forte sempre Amore Mio che il papà e mamma Lumi saranno sempre con te, non dimenticarlo mai. Sono andato a scuola, ho visto i tuoi amici di classe e tutti ti ricordano con affetto e nostalgia, un tuo amico mi ha detto che quando sente una canzone si ricorda di te.Mi hanno promesso che ti scriveranno delle letterine da mandarti e un video per salutarti, nessuno si dimentica di te Amore Mio. Ti manda un bacio Giulia e Morgan.
31 Maggio 2007
Sms mandato a Yenniffer rimasta a Cuba lontano da me, rientrato in Italia per un breve periodo.

mercoledì 25 maggio 2011

Cara Lidia

Ciao ……..
Come stai?
Giulia mi ha chiesto se potevo scrivere qualcosa, forse ritiene che io sia il più adatto a farlo.
Tutti noi abbiamo nella nostra vita momenti brutti che ci segnano duramente, ma questo non ci deve distruggere, se non riusciamo a mantenere in noi una qualche forma di allegria e di fiducia.
Tu ora soffri perché ti sembra che tutto il mondo ti cada addosso che la felicità non faccia parte della tua vita, ma non dimenticare una cosa  che nella vita c’è sempre tempo per tutto, e arriverà anche il tuo.
Per questo ritengo che tu in questo momento della tua vita tu possa uscire rafforzata e sicuramente più matura in modo tale che il tuo futuro risulti meraviglioso.
Questo dipende esclusivamente da te.
Forza che puoi farcela!!!!
Osvaldo papà di Giulia

Il mio futuro...


Habana 25 ottobre 1999

Il mio futuro

Certo che il nostro passato non può rendercelo nessuno, il futuro, invece, è alla mercé di tutti.
Per questo, spetta a noi conquistarcelo giorno dopo giorno facendo molta attenzione a chi ci circonda.
Se il nostro passato è rappresentato soprattutto dalle cose più belle, le persone più care cercando di dimenticare, invece, tutto quello che ci ha fatto più male, spero che il mio futuro sia il mio passato.

lunedì 23 maggio 2011

Il Dono

 

Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.
Se ami tuo figlio fallo felice
 
Mahatma Gandhi 

Data 1° Sms 30/06/2007 scritto ad Aniurys (madre naturale Yenniffer)

Grazie per avermi donato l'amore profondo e sincero della yenniffer.
Questo di sicuro non potrai togliermi per quanto tu possa sforzarti io sarò sempre il padre della bambina ora e sempre e farò tutto quello che sarà possibile perchè lei abbia ciò che vuole e non quello che i grandi vogliono per lei.

Grazie di cuore 

Osvaldo.

Data 2° Sms 30/06/2007 successivo al 1°

Mi sforzo di capire è non trovo nessun motivo del perchè stai facendo tutto questo, non trovo una risposta anchè se credo non c'è ne sia, c'è una bambina che ha bisogno di sua madre che vede raramente c'è una figlia che chiede solo di vivere una vita come lei vuole e non puo farlo, la poesia era dedicata a coloro che donano un sorriso una speranza a coloro che non lo hanno mai avuto.Ti auguro che un giorno tu lo possa capire, sperando che non sia troppo tardi.


venerdì 20 maggio 2011

Certezze

 Certezze

Quando per tanti anni della tua vita hai sempre vissuto nelle certezze che i tuoi genitori ti hanno dato, in tutti i momenti vissuti con loro, insegnato con il loro esempio e il loro amore, tutto ad un tratto ti accorgi che nella vita di un uomo ci sono più incertezze, in quel momento ti senti tradito.
Non credo che i miei genitori mi volessero male, credo soltanto che bisognerebbe dedicarsi di più a queste ultime in modo da non soffrire mai.
E' molto difficile sopportare una situazione negativa quando pensi che tutto sia bello, mentre, al contrario, lo accetti almeno con un sorriso è pensi :
Hò! capita ogni tanto qualcosa di nuovo in questa vita di merda.
Essere solo, consapevole di esserlo è qualcosa che un uomo non può sopportare tanto facilmente.
Vivere questa consapevolezza, in modo da non soffrire, e di viverla da spettatore, vedere te stesso come in uno specchio, riflettere la tua immagine in modo tale che quando questa viene a sparire su di te sparisca dalla tua mente e non ti rimanga neppure il ricordo.
Soli non senza gli altri soli con la propria mente questa è la cosa più brutta sapere di essere soli dentro questa è la cosa peggiore.
Puoi essere solo tra la folla puoi essere solo senza la folla ma essere solo con te stesso questa è il dramma.
Non pensare facendo parte dei tuoi pensieri fa si che tu sia sempre spettatore non farti coinvolgere.
Quello che mi da fastidio e non poter dire le cose che penso e in cui credo in maniera tale da riuscire a farle capire agli altri.
Più delle volte quello che si pensa diventa difficile tradurle in parole, più delle volte ci si limita a brevi frasi quasi insignificanti e inaccettabili.
Quando leggi un libro e ti soffermi su alcuni brani, ti accorgi che qualcosa che si riferisce ad alcuni dei tuoi pensieri e dici : Guarda è scritto bene, magari potessi farlo anche io.
La foto rappresenta un momento felice della mia famiglia, mia madre Rosaria, mio padre Antonio, mia sorella Anna, mio fratello Paolo e tra le braccia io Osvaldo ultimo.

lunedì 25 aprile 2011

Il Primo amore


 Il primo Amore
 
Quanto vali non può essere verificato dagli altri.
Vali perché tu lo dici.
Quindi, non tenere conto dell'altrui stima per sapere quanto vali.
Il primo amore sei tu.
Ama te stessa.

martedì 19 aprile 2011

A Duillio un amico sincero






Io ero lontano quando sei andato via.
Non ti ero vicino quando ti sei addormentato per l’ultima volta.
Sei andato via ma hai lasciato a tutti un ricordo indelebile.
Tra coloro che ti erano più familiari a coloro che ti avevano conosciuto solo per caso.
Io ti immagino adesso correndo in un immenso giardino con tanti fiori, con un ruscello dove poterti abbeverare, alberi giganti incantati e nel cielo nuvolette di varie forme dove svolazzano farfalle di tanti colori.
Amico mio sincero in punta di piedi sei entrato nel mio cuore per condividere con me gioie e pene.
Ed io con il mio umano egoismo ti dico che mi manchi tanto.
Tu mi hai fatto capire che noi ,cosiddetti, esseri “superiori”  di non essere degni di entrare nel vostro regno, fatto di sincerità e onestà.
Unica cosa che tu chiedevi erano amore e una buona colazione fatta di tanti biscotti inzuppati nel latte.
Un amico sincero

sabato 16 aprile 2011

La speranza di una vita



La "Danza"
quella speranza spezzata da una scelta che gli ha cambiato la vita,
quella speranza svanita nel nulla per aver scelto una nuova strada
quella speranza che l'avrebbe condotta a nuove esperienze
quella speranza che gli avrebbe dato nuove sensazioni
quella speranza oscurata dai sentimenti cercati mai trovati
quella speranza che gli ha regalato due figli stupendi
quella speranza che oggi gli ha regalato un amore
quello che io speravo alla fine si è realizzato
quello che io...

giovedì 14 aprile 2011

Ti Parlerò

A volte ti parlerà
perché può esserti d'aiuto
tu segui solo la tua inclinazione
i tuoi sentimenti
il mio scopo è aiutarti ad essere te stessa
non distrarti dal tuo cammino
ma siccome devo aiutarti, devo dirti molte cose diverse.
Perciò cosa devi fare?
Ascoltami !
e ciò che trovi nutriente masticalo bene
digeriscilo
lascia che diventi sangue e ossa tue
midollo delle tue ossa.
Ma lasciati guidare dalla tua propria inclinazione.

giovedì 31 marzo 2011

Giulia

Il Giorno che tua madre mi disse che aspettava un figlio mi sembrò la cosa più bella che mi potesse accadere.
In quel momento mi venne voglia di gridare al mondo la mia gioia, è così feci, infatti, poco dopo tutti seppero cosa stava accadendo.
Il giorno che ti vidi per la prima volta provai una emozione così grande così bella che in quel momento pensai che tu eri la cosa più importante per me e che avrei fatto di tutto per farti felice, di esserti sempre vicino di essere un padre unico un punto di riferimento per te ma anche un punto di forza per me perché, in quel momento, mi sentivo importante.
Quel giorno giurai a me stesso che ti avrei guidato prendendoti per mano e accompagnarti in quel percorso lungo che è la vita, cercando di educarti con l'esempio.
Ti Amo da morire, il tuo papà